//eu.cookie-script.com/s/8829509e84fcf996cfc025e383634bb2.js Irama, Ovunque Sarai, tra testo e videoclip: una dedica a una persona che non c'è più - Cube Radio

Irama, nel 2022 è tornato sul palco di Sanremo dopo aver partecipato all’edizione precedente, a distanza, a causa di un contatto con un membro del suo staff, risultato positivo al Covid-19.

Il cantante torna all’Ariston con Ovunque sarai, una ballata orchestrale. Giocando con la graffiante potenza della sua voce, ci trasporta in un universo emozionale del tutto dedicato ad una persona che non c’è più, che aspetterà “per sempre” e che ricercherà “in ogni gesto”.

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo: ecco cosa ci ha detto.

Irama, nella tua canzone compaiono un legame e una circolarità tra terra e cielo: potrebbe trattarsi di un ciclo continuo che non finisce mai?

«Beh sì, siamo legati alla natura da sempre, alla fine da lì partiamo e lì finiamo, è la normalità dell’essere. Il legame con la natura c’è chi finge di non averlo, però è un po’ come nascondersi da noi stessi. L’uomo è legato alla natura: è inevitabile, se non lo fosse sarebbe soltanto una grande buffonata».

Anche dal videoclip, emerge una certa attenzione alla resa dell’emozionalità resa più intensa e drammatica dall’utilizzo del bianco e nero. Questa scelta di assenza di colore come rappresenta il significato spirituale che hai dato al tuo brano?

«Il colore per quanto riguarda il video è legato principalmente a un racconto che c’è dietro, mi piaceva il concetto di dargli un certo peso a livello cinematico e che fosse differente dagli altri. Invece, nella canzone i colori fortunatamente si possono vedere, si possono sentire, si possono percepire anche durante l’ascolto. Se dovessi pensare a un colore che lega questa canzone penserei al bianco, a un bianco forse sporco, qualcosa di sporcato, ma allo stesso tempo di puro, come se avessi contaminato una spiritualità e la comunicazione con una persona che non c’è più».

Claudia Gallinaro, Cube Radio News, Venezia