Missione IUSVE a Expo 2025 Osaka: la “Voce del Mondo” per chiedere la pace

Un ponte di voci teso tra il Giappone e il resto del mondo: si è così conclusa con un bilancio straordinario la missione degli studenti e docenti IUSVE a Expo 2025 Osaka, un’esperienza che ha unito crescita professionale, immersione culturale e un profondo arricchimento umano. Ospitata all’interno del padiglione della Santa Sede, la delegazione veneziana ha presentato il progetto “Harmonia”. L’esperienza è stata definita “straordinaria sotto ogni aspetto” , un successo durante il quale gli studenti hanno superato ogni aspettativa, grazie anche al sostegno da parte del personale del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo e di Stefano Riccardi, direttore del Padiglione della Santa Sede all’Esposizione universale.

Il fulcro del progetto era un concetto tanto semplice quanto potente. L’idea centrale, come ha raccontato la studentessa IUSVE Alessia Fattorel, era mostrare concretamente che “la voce è un potentissimo strumento di unione” , capace di “superare le differenze culturali e personali, riducendo le distanze”. Questo messaggio ha risuonato profondamente con un pubblico internazionale. Anche se lo scopo non era una semplice registrazione di una frase pronunciata da Papa Leone XIV in occasione della sua elezione secondo Matteo Barbassi, uno degli sttudenti che hanno preso parte alla missione universitaria, si è percepito chiaramente il desiderio dei partecipanti di “entrare a far parte di una voce unica”.

Il lavoro sul campo è stato intenso e ha richiesto notevoli doti di adattamento, le giornate sono state scandite da un “afflusso di persone costante e copioso” , un ambiente faticoso che richiedeva “sintesi, attenzione, sensibilità e capacità di adattarsi a un pubblico sempre nuovo”, come ha sottolineato Naike Pittana, anche lei tra gli studenti che hanno animato l’installazione a Expo 2025 Osaka. Interagire con la riservatezza del pubblico nipponico è stata una sfida “stimolante” , in cui “il tono e l’atteggiamento sono risultati fondamentali per il coinvolgimento dei visitatori”. Nonostante un approccio pacato, l’iniziativa è stata accolta con “caloroso entusiasmo” , specialmente quando veniva compreso l’obiettivo di veicolare un “messaggio di armonia, unione e pace globale”.

Per gli studenti, il viaggio si è trasformato in un’ “esperienza di crescita in toto”. Alice Tessari, anche lei parte del team IUSVE, ha raccontato di aver scoperto “un livello di educazione e rispetto per l’altro che non avevo mai visto altrove” , un valore che si manifesta nel rispetto dello spazio personale, nell’assenza di litigi e nell’importanza della parola “grazie”. La sensazione di connessione globale è stata palpabile, soprattutto quando, presentando il progetto in altri padiglioni, Alice ha avuto la percezione che l’iniziativa stesse “davvero raggiungendo ogni angolo del mondo”. Questa profonda unione si è riflessa anche nel team, descritto da Matteo come “una quasi famiglia” , dove tutti hanno ricevuto “l’appoggio e l’aiuto di tutti”.

Il successo della missione è la sintesi di un grande lavoro di squadra. Gli studenti si sono dimostrati professionali, seri e affidabili , integrandosi perfettamente nel team internazionale del padiglione. Come ha affermato la professoressa Michela Drusian responsabile dell’Area di Comunicazione dello IUSVE, che ha accompagnato il gruppo, questo viaggio ha permesso ai ragazzi di comprendere di avere “valide competenze da spendere in contesti globali”. L’esperienza non solo si è conclusa positivamente, ma ha anche “aperto importanti canali per future collaborazioni” , confermando il valore strategico di un’iniziativa vissuta da tutti come un vero e proprio privilegio e un’opportunità eccezionale.

Foto: Vatican News