Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio News.

Al via alla Cop27, conferenza sul clima che con cadenza annuale si svolge in una parte del mondo diversa. A ospitare l’edizione 2022 è la città di Sharm el-Sheikh in Egitto.
Redatta sulla base della precedente edizione, la 27esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici sarà un susseguirsi di eventi fino al 18 novembre.
Tanti i temi da affrontare già inseriti in agenda, dalla riduzione dei gas a effetto serra all’adattamento necessario per il cambiamento climatico, fino all’aumento di eventi atmosferici estremi.

Il continente africano al centro delle discussioni

Tra i temi caldi, anche il perché non sia stato fatto di più per aiutare i paesi in via di sviluppo e renderli più sostenibili. Per la prima volta dopo il 2016 è stato, infatti, discusso l’impatto che i gravi eventi atmosferici hanno in continenti come l’Africa e perché non si riesca ad attirare maggiori investimenti dai paesi industrializzati. Ad oggi sono 1,2 miliardi le persone colpite dalle conseguenze del cambiamento climatico. Il continente africano subisce la sproporzione con cui si abbattono gli eventi atmosferici: 9 su 10 catastrofi meteorologiche coinvolgono la popolazione africana, responsabile per il solo 3% dell’emissione di gas serra, e che però ora si trova a scontare il prezzo più alto.

L’intervento del Segretario Generale delle Nazioni Unite

“L’orologio continua a scorrere”. Sono queste le parole pronunciate da Antonio Gueterre, Segretario Generale delle Nazioni Unite. “L’emissione di gas serra è in aumento, la temperatura globale sta crescendo, e la Terra sta per raggiungere un punto di non ritorno che renderà ancora più complicata un’inversione di marcia”.
Così Gueterre invita soprattutti i Paesi industrializzati a prendere posizioni forti e diventare più responsabili di fronte alle proprie azioni.

Il Sonar di oggi termina qui, Marta Miotto per Cube Radio News, a voi studio.