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Dai tempi di Vacanze romane e La dolce vita ad oggi, il cinema ambientato in Italia non ha perso la capacità di avere successo a livello nazionale e internazionale. Tra Call Me by Your Name (2017) di Guadagnino e Luca (2021), la pellicola Disney-Pixar diretta da Casarosa, il Belpaese si conferma un set ambito e desiderato anche dalle produzioni straniere.

Massimo Scaglioni, direttore di Ce.R.T.A., il Centro di Ricerca sulla Televisione e i Media Audiovisivi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha evidenziato gli effetti che il cinema ambientato in Italia produce sui flussi turistici interni del nostro Paese. «Il ruolo del cinema – afferma Scaglioni, in occasione di una ricerca presentata allo scorso Festival del Cinema di Venezia – e in generale dei prodotti audiovisivi può essere molto importante, […] i prodotti audiovisivi e il cinema […] producono degli effetti nel 90% dei casi: effetti o di fidelizzazione (conosco già un luogo e vederlo e ritrovarlo in un prodotto audiovisivo mi spinge a tornare in quel posto); oppure anche di scoperta. La scoperta è stata la grande parola chiave di questi anni perché gli italiani hanno veramente riscoperto territori che non avevano mai, diciamo, visitato anche grazie ai prodotti audiovisivi, anche grazie al cinema».

L’importanza delle produzioni ambientate in Italia, però, si rileva facilmente anche su scala globale, dove la percezione del nostro Paese viene forgiata e alimentata proprio dal cinema. «[…] Le produzioni audiovisive seriali cinematografiche – prosegue Scaglioni – stanno avendo un grande successo a livello internazionale, quindi portano l’immagine dell’Italia, l’immagine dei paesaggi, dei territori, della cultura italiana in tutto il mondo anche grazie appunto alle nuove forme di distribuzione come le piattaforme che davvero arrivano in tantissimi Paesi».

Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.