– Dal 15 al 18 ottobre 2020 l’M9, il museo del 900 di Mestre, diventa luogo della seconda edizione del Festival delle Idee.

Con 3 mila presenze provenienti da tutto il Veneto e con quasi la totalità degli eventi sold out, la popolazione ha dato un chiaro segnale di apprezzamento ed entusiasmo verso la riapertura di questi luoghi, custodie di cultura.

Si legge nel comunicato stampa che grazie al sistema delle prenotazioni e della gestione studiata degli spazi, è stato possibile, nonostante il periodo difficile, organizzare l’evento in completa sicurezza. 

Il tema di quest’anno è stato ‘’Idee per la rinascita’’, che fa da sfondo a tutti gli interventi: da Federico Rampini, giornalista naturalizzato statunitense che confronta l’Occidente con l’Oriente attingendo anche alle esperienze del passato, a Marianna Aprile, sua collega, che ha fatto il recap di quanto vissuto dalla società in questo periodo difficile navigando tra emozioni e politica; da Luca Ricolfi, sociologo che risponde a quelle incertezze sul futuro di un mondo che consuma più di produrre a Massimo Temporelli, divulgatore scientifico che provoca la platea ragionando su quale genio contemporaneo porterà una svolta in questa condizione; da Lorenzo di Las Plassas, inviato e volto RAI che parla della sua “visione del futuro” combinando pezzi di un puzzle emotivo a Vito Mancuso, teologo che tenta di approfondire il senso d’interiorità della nostra anima; e ancora, da Daniele Vicari, regista, che ha parlato del suo esperimento legato ai cambiamenti pandemici a Emilia Costantini, critica teatrale che porta appunto il suo settore in una riflessione aperta al pubblico. Infine, Eliana Liotta, Luca Barbareschi e Tino Vettorello a chiudere l’ultima giornata con spunti sul concetto di rinascita interiorizzato e amalgamato al proprio ambito professionale. 

Tra i vari ospiti in aggiunta al Festival, abbiamo l’onore di avere ai nostri microfoni Corrado Augias, scrittore, giornalista e conduttore tv, che ha narrato, in questi primi giorni, delle memorie del passato e di come queste siano preziose per comprendere un possibile futuro.

Signor Augias, a proposito di futuro, che è oggetto di preoccupazione per la maggior parte dei giovani… Come pensa sia giusto affrontare il tema dell’ecosostenibilità che è fresco nelle nostre menti e che smuove il nostro presente?
CA: Lei suscita il problema numero 1 della convivenza umana. Come va affrontato? Riducendo quelli che sono gli elementi nocivi dell’ambiente e dell’atmosfera. Cosa facile a dirsi, difficilissima a farsi perché gli interessi che premono perché lo statoesistente continui possibilmente anzi, si aggravi, sono quasi invincibili. Vede bene che ad esempio il presidente degli Stati Uniti si è rifiutato. Perché si è rifiutato? Perchè se tu imponi alle industrie di ridurre le emissioni di anidride carbonica, quelle devono cambiare gli impianti e possibilmente ridurre la produttività. Allora non gli conviene. Questa è l’enorme difficoltà che abbiamo davanti. Come si vince? Con un’incessante, massiccia opera di pressione che possibilmente alla fine vinca le resistenze, oppure, con il verificarsi di una catastrofe tale, seconda ipotesi a cui credo più della prima, che convinca anche questi negazionisti a cedere all’evidenza.