Gli scienziati lo confermano: è allarme ecologico per il mar di Marmara, il mare
della Turchia che bagna la sua capitale Istanbul, presenta un’enorme diffusione di
mucillagine marina.
La mucillagine, conosciuta anche come muco di mare, è una raccolta organica
molto dannosa per l’ambiente. Tenendo conto che attorno al mare abitano circa 25
milioni di persone e che il mar di Marmara è sempre stato un habitat per i pesci
della zona e una risorsa molto utile per i pescatori della zona, questo cambiamento
è stato un passo disarmante per gli abitanti della zona e per la Terra stessa.
Il tutto nasce da un cambiamento climatico e all’inquinamento dovuto allo
smaltimento scorretto dei rifiuti nell’area che da vita a questa sostanza gelatinosa
che ha ucciso molti pesci e altri animali della zona per soffocamento e ha intasato
motori e rete da pesca di svariate barche.
In casi normali la mucillagine è una sostanza, pur sempre viscosa, prodotta dalle
piante per assorbire e trattenere l’acqua, permettendo di resistere alla siccità. Nel
caso di questo mare turco, la produzione è avvenuta grazie ad un lavoro delle
alghe marine perché troppo ricche di nutrienti, a causa dell’inquinamento e delle
acque troppo calde.
Per i turchi, uomini e donne che amano la propria terra e che sono attaccati alla
tradizione, questa notizia è stata devastante, pensare che quelle acque un tempo
sono state il cuore di una grande civiltà, hanno dato vita a tante ricette culinarie,
hanno ispirato moltissimi pittori e poeti e come disse il più grande cantore di
Istanbul, Orhan Pamuk, “non esiste un problema che una passeggiata lungo il
Bosforo non possa risolvere”.
Si sa, ogni paesano è attaccato alla sua terra, ma nessun paesano merita di veder
morire la propria terra; infatti, oltre al mare tutto questo si è espanso anche per i
laghi e fiumi vicini, portando a galla tonnellate di tonni, il pesce per cui la città era
nota. Le domande che sorgono è che questo problema si possa estendere anche
al mar Nero e al mar Egeo, se non curato in tempo; inoltre che questo distrugga
un pezzo di cultura.
Una volta questo mare era cristallino, ma pare i suoi problemi siano iniziati nel
1989, quando è stato inserito un sistema di scarico in profondità, causando
un’apparizione di chiazze rosse nel mare, prodotte dall’esplosione di una specie di
meduse. Non è stato l’unico caso isolato perché nel 1995 gli scienziati hanno
trovato tracce di veleno nelle vongole bianche, un tempo fonte di ricchi profitti, a
causa di un organismo marino chiamato fitoplancton, che è anche alla base della
crisi della mucillagine. Ne è stata poi vietata la pesca nel 2000 per prevenire la
salute dei cittadini, fino a giungere nel 2010 durante il quale il numero di specie
ittiche presenti nel mare è sceso a cinque.
Le cause e l’inizio di questo problema è quindi molto vecchio, ma è da ricordare
che solo nel 2021 è diventato un problema serio e quasi incurabile; questo fa
riflettere sull’importanza dei piccoli passi e di come un problema vada subito
affrontato, senza perdere tempo, perché altrimenti i problemi risulteranno molto
più gravi.