Ciao a tutti siamo, di nuovo insieme per una pillola fashion.
Cosa significa moda sostenibile?

Facciamo una piccola premessa necessaria. L’industria della moda non può prescindere dall’utilizzo delle materie prime. La terra, l’acqua, le piante, gli animali, le stesse di cui ci serviamo noi. Già da questa premessa capiamo che o c’è la moda o c’è l’uomo, soprattutto in questo periodo storico.
Ma c’è sempre una via di mezzo, non tutto è bianco o nero, esiste anche il grigio, per fortuna, basta rendersene conto e intraprendere il percorso; in questo caso esiste la moda sostenibile.

Fatta questa premessa, andiamo a definire questo termine, lo dice anche la parola stessa, sostenibile. Cosa significa sostenibile?

Rappresenta una parte del sistema moda che si propone di operare rispettando la sostenibilità ambientale. Quando si parla di sostenibilità nella moda ci si riferisce, prevalentemente, ad un nuovo modello in grado di misurare la richiesta di beni in base alla disponibilità delle risorse. Molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi, o meglio, a cui eravamo abituati un po’ di tempo fa. Speriamo tutti che il futuro ci riservi una moda, sicuramente, più etica e sostenibile, ma non solo nella moda anche in altri ambiti. Parliamo di una moda sostenibile quindi per l’uomo e per l’ambiente in grado di non modificare l’equilibrio e non impattare così tanto per poi diventare dannosa per le generazioni future.

La moda sostenibile può essere anche eco-sostenibile. I due termini sono simili, ma non proprio sinonimi. Infatti, la moda eco-sostenibile differenzia dalla moda sostenibile per il fatto di utilizzo di materie prime ecologiche; non sempre la moda sostenibile utilizza delle materie prime che sono anche ecologiche. Questi sono dei dettagli, ma quando andiamo ad acquistare un capo o a fare una comunicazione di moda sostenibile, piuttosto che eco-sostenibile, capiamo bene che cambiano le cose ed è necessario conoscere i termini e soprattutto conoscere ciò che proponiamo nel mercato.

Generalmente troviamo dei Brand che abbracciano diversi valori: sostenibilità, ecologia, etica. Ma non è sempre così, a volte, sotto il termine “Green” si nascondono delle realtà che non sempre sono etiche e soprattutto sostenibili. Vengono usati spesso, soprattutto in comunicazione, i termini in modo non corretto. Possiamo comunicare una moda sostenibile quando il brand è attento a non creare un disequilibrio a livello naturale, sia per l’uomo che per l’ambiente. Come avviene questo? Quando utilizza dei prodotti naturali, quando le colorazioni utilizzate non impattano sull’ambiente e sull’uomo, quando il design è durevole, quando un progetto è circolare e permette al brand o all’azienda un certo grado di sostentamento produttivo e distributivo nel tempo.

Andiamo adesso a dare delle indicazioni, in questo caso tre, per la creazione di un progetto di comunicazione legato alla moda sostenibile.

Punto primo. Facciamo esperienza della sostenibilità. È un po’ di default, ma in questo caso è proprio necessario. Se un brand è davvero etico e sostenibile, soprattutto sostenibile visto che parliamo di sostenibilità, non ci saranno difficoltà. Generalmente i marchi più piccoli riescono ad avere molto più controllo e accesso ai processi in modo più facile e sicuro. Cerchiamo nella storia, nella filiera, nel sistema produttivo piuttosto che nello stile di vita proposto il plus del prodotto e del marchio e raccontiamolo mettendoci nei panni di chi lo sta provando. Questo è un punto davvero efficace.

Punto due. Osserviamo la natura. Parliamo di sostenibilità, non possiamo non osservarla, non possiamo non implementarci con essa. La moda sostenibile vuole un tono di voce discreto, raffinato che rappresenti la rassicurazione per il consumatore. Il mondo naturale e i suoi equilibri racchiudono già forme, colori, dimensioni, profondità, ispirazione e soprattutto il rispetto. Il rispetto che la moda sostenibile ha per la natura stessa, quindi traiamo ispirazione dalla fonte principale.

Punto tre. Less is more. Il mondo della moda etica e sostenibile sta curando, finalmente, l’aspetto estetico. L’aspetto estetico che non prescinde dalla sostenibilità, anzi, vediamo, in questi tempi, i brand che abbiamo intervistato per ModaPuntoCom, come etica, estetica e sostenibilità possono davvero coesistere. Questo ci fa un grande piacere, soprattutto per chi indossa i capi. Purtroppo non è da molto che l’estetica viene valorizzata e quindi, per anni, è stato considerato un settore di seconda scelta, non Fashion.

Le azioni di comunicazione, ed è per questo che vi incito a puntare su essa, intraprese da ogni realtà del settore devono mirare a scardinare questi pregiudizi che esistono nel mondo della moda etica e sostenibile. Non sono le tante parole, i tanti discorsi, tutti questi orpelli che vengono a crearsi, ma ricordiamoci che la moda sostenibile non ha bisogno di fronzoli. Ha bisogno di elementi semplici, di efficacia e di valore proprio come i prodotti e i capi che propone.

Vi lascio qualche domanda. Cosa fate di sostenibile all’interno della vostra vita? Quale scelta di acquisto o di vita ritenete sostenibile? Perché lo fate? Come lo fate? Con che immagine rappresentereste la sostenibilità?
Alla prossima pillola fashion.