Ben ritrovati cari ascoltatori, sono Cristiana Noaptes e siete all’ascolto di Cube Radio News, eccovi le notizie di questa settimana:

Dublino, Lubiana, Quito, Parigi, New York, sono solo alcune delle 59 città riconosciute nell’ambito del programma Tree Cities of the World, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura e la Arbor Day Foundation che intende creare città più resilienti e sostenibili.
Il programma ‘Tree Cities of the World’ mira a creare una rete internazionale di città, favorendo la condivisione di conoscenze e buone pratiche per la gestione sostenibile delle foreste urbane e degli spazi verdi.
Bisogna ricordare che gli alberi, possono ridurre i rumori, proteggere le fonti idriche, prevenire l’erosione del suolo e ridurre i costi energetici per l’aria condizionata e il riscaldamento. Possono migliorare la salute e il benessere delle persone, oltre a essere gradevoli alla vista e indicatori fisici delle stagioni.
(le prime città di alberi)

In vista del 5 febbraio, Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute annuncia che lo Spreco alimentare domestico è in calo di circa il 25% rispetto all’ultimo anno.
L’indagine stima uno spreco settimanale medio di 4,9 euro per nucleo familiare che ci porta a un dato nazionale di circa 6,5 miliardi di euro considerando l’insieme delle famiglie italiane.
Waste Watcher ci segnala anche che la comunicazione dei dati funziona in termini di sensibilizzazione: il 57% degli italiani ha aumentato la propria consapevolezza grazie alla diffusione delle indagini sullo spreco. Ottimi risultati che ci fanno ben sperare per il futuro, perché la strada della prevenzione è ancora lunga”.
(foodWaste)

Secondo la rilevazione Eurispes 2020 un terzo degli italiani non è disposto a cambiare abitudini o crede che non serva.
Ma sono gli italiani stessi a considerare il riscaldamento globale il problema più urgente in ambito climatico. Se le economie mondiali non saranno convertite in uno stile di vita sostenibile, entro il 2050 buona parte degli ecosistemi terrestri collasseranno e il 35% della superficie terrestre sarà investita per almeno venti giorni l’anno da ondate di calore letali, mentre il 30% della superficie terrestre diventerà arida e inabitabile.
(abitudini italiane)

Questo è tutto, ci sentiamo la prossima settimana!