La scorsa settimana abbiamo iniziato il nostro approfondimento sull’inaugurazione del Giardino
Laudato si’ a Rosolina.

A fare da collante tra i vari interventi, la voce del tenore Francesco Grollo: “la musica – ha messo in
risalto – è un messaggio universale che è un abbraccio per tutti e collega la terra al cielo”. Quindi,
accompagnato dall’Orchestra ritmico-sinfonica italiana diretta dal maestro Diego Basso, dai cori Art
Voice Academy e Opera House, ha impreziosito l’evento con il “Concerto per l’Ecologia integrale”,
tenutosi su una piattaforma galleggiante affacciata sulla laguna. Grande emozione tra i presenti
durante l’esecuzione dei brani “Tu ci sei” e “Canto della terra”, accompagnati al pianoforte dal loro
stesso compositore Francesco Sartori, due proposte originali che nel testo riconducono ai valori
espressi nella Laudato si’. Terminata l’esecuzione gli orchestrali si sono accorti con sorpresa che la
piattaforma galleggiante si era progressivamente e lentamente inclinata, seguendo il ritmo della
marea. “La dolcezza della natura – ha chiosato il maestro Basso – ci ha accompagnato e portato
dove desiderava che fossimo”.

Il patto tra uomo e natura

Al termine, il cardinale Turkson ha inaugurato la Cappella Laudato si’, una Living Chapel, che
richiama quella nata in giugno all’Orto Botanico di Roma: lo ha fatto alla presenza di un
rappresentante per ciascun continente, così da sancire una sorta di patto globale stretto dall’uomo
con la natura. “Abbiamo voluto un segno semplice, leggero, che non intaccasse – ha spiegato
l’architetto Cucinella, autore della Cappella Laudato si’ sul Delta del Po, nell’illustrare la struttura –
ciò che di bello e profondo la natura ci offre con il suo essere, ma si fondesse con essa”. Un
momento particolarmente toccante, anche perché accompagnato da una straordinaria esecuzione
del Panis Angelicus e dai colori rosati del tramonto, che ha visto tutti i presenti radunarsi.

Le risonanze dei giovani

“Sono davvero orgogliosa che questo Giardino si trovi proprio nella mia città – ha affermato Irene
Duò, sedicenne di Rosolina che ha affiancato il cardinale Turkson e don Kureethadam durante la
celebrazione di benedizione della Cappella – e ho vissuto una forte emozione quando, insieme ad
altri giovani, ho consegnato una pianta direttamente nelle mani del cardinale, che ha poi composto
un piccolo vivaio in cassette di legno.

Il problema dell’ambiente – ha proseguito Irene – è il più urgente che avvertiamo e mi sono sentita
caricata di forte responsabilità perché ho compreso meglio, nel corso dell’evento, che ogni nostra
azione può consegnare a chi ci sta intorno un ambiente migliore”. Marica Padoan, ventunenne
originaria di Treviso, ha raccontato l’evento con la sua fotocamera, passione che si augura possa
diventare parte della propria professione futura. “Scattando le foto – ha spiegato la giovane – mi
sono resa conto di quanta attenzione sia stata posta nell’inserire armonicamente i manufatti
dell’uomo in questo Giardino. Aver scoperto alcuni risvolti della Laudato si’, attraverso l’immersione
diretta in una straordinaria cornice naturale, è stato un dono”.

Il Sonar di oggi termina qui, Asia Galvani per Cube Radio News, a voi studio.