Quando si pensa alla Scandinavia, il primo pensiero che appare nella propria
mente è certamente il clima freddo e a tratti inospitale. Ma non è affatto raro
pensare anche alla modernità e alle innovazioni di questi Paesi, perché condizioni
climatiche a parte, questi sono gli Stati più avanzati d’Europa con un “welfare” e
un’economia molto solida.
Basti pensare che negli ultimi anni è stata costruita nel centro della capitale
danese, Copenaghen, una struttura alquanto particolare che ha proiettato la
Danimarca direttamente nel futuro: un termovalorizzatore che trasforma i rifiuti in
energia elettrica e in acqua calda: l’energia elettrica viene distribuita in 62.500
abitazioni, e l’acqua calda viene messa a disposizione in 160 mila appartamenti
della città.
Inoltre, CopenHill, questo è il nome del termovalorizzatore, ha una particolarità
disarmante, perché nel suo impianto comprende una pista da sci di 600 metri di
altezza, una parete d’arrampicata e strutture per la ristorazione come ristoranti e
bar.
La struttura ha tre scopi precisi: in primo luogo vuole proporre un nuovo metodo
più sostenibile per lo smaltimento dei rifiuti, vuole diventare una vera e propria
meta turistica e in più con una struttura del genere, le zoni verdi della capitale
aumentano considerevolmente.
Il termovalorizzatore riesce a suddividere i rifiuti in diverse categorie e a bruciare
400 mila tonnellate di materiale l’anno, rilasciando nell’atmosfera una quantità
molto esigua di CO2, anche perché trovandosi in centro alla città, sarebbe
controproducente per la salute dei danesi. L’obiettivo dell’amministrazione di
Copenaghen è di essere la prima città a emissioni zero entro il 2025. Inoltre questa
struttura inevitabilmente è diventata parte integrante del panorama e dello
“skyline” della capitale, attirando moltissimi turisti, perché un’attrazione del
genere è unica a livello planetario.
Questo tipo di impianto è e deve essere il futuro non solo per quanto riguarda i
termovalorizzatori e lo smaltimento dei rifiuti, ma anche per i nostri centri urbani,
questo perché si tende a pensare che gli inceneritori, come anche le discariche,
siano un sistema a parte dalla nostra società e che il loro posto sia al di fuori dei
centri urbani.
Si potrebbe aggiungere un quarto scopo a CopenHill: essere da esempio per tutti
gli altri paesi ed impedire che gli inceneritori vengano ancora pensati come una
cosa molto lontana dalla vita dei cittadini e delle città. Infatti in Italia vengono
posizionati al di fuori delle città o sperduti vicino a campi o boschi. La struttura
danese è l’esempio che costruzioni utili per l’ambiente, possono essere belle e
attirare turisti, oltreché rilasciare pochissime emissioni di CO2.