– Il periodo di quarantena ha causato un forte impatto non solo sul nostro benessere mentale ma anche e soprattutto su quello fisico. Il nostro metabolismo, infatti, sembra aver visto un rallentamento per via della minore attività fisica.

E se da una parte il nostro fabbisogno energetico giornaliero ha visto un significativo calo, dall’altra il tempo a nostra disposizione per sperimentare in cucina, è aumentato. 

La noia o le tensioni poi, giocano brutti scherzi, spingendoci a placarci con cibi e bevande consolatori. 

Siamo in compagnia della dottoressa Gloria Rossetto, nutrizionista  qualificata e fondatrice della sua coloratissima pagina instagram colma di ricette sane e sfiziose.

Dottoressa, la figura della nutrizionista negli ultimi anni sta vivendo una rivisitazione in chiave digitale. Ci racconti pure come ci si reinventa professionalmente in questo senso. 

GR: Sicuramente l’utilizzo dei social network e il fatto di avere un sito che siano entrambi attivi aiuta il professionista sia per quel che riguarda il ‘’self-marketing’’’- tanto che sono degli strumenti gratuiti, quindi utilizzabili soprattutto da professionisti magari appena messi ad avviare l’attività e quindi magari non hanno tante risorse da dedicare a questo tipo di attività di promozione – sia sono degli strumenti molto validi per mettersi in contatto con molte persone e fornire della formazione generale a livello generale gratuita, un po’ anche a chi non è nostro paziente, un po’ a tutti. 

– In questo periodo particolare si è registrato un consumo di caffeina e teina fuori dal normale. Quale sarebbe la quantità giornaliera consigliata? E come fare quando la si supera?  
GR: La caffeina e la teina in realtà sono la stessa sostanza contenuta in caffè, tè, cacao, cola e drink energizzanti. Il limite massimo sarebbe quello di 400 mg al giorno per l’adulto, mentre per la donna in gravidanza e in allattamento 200 mg, per i bambini invece 3 mg per kg di peso corporeo. Questo si traduce per l’adulto più o meno in 4-5 caffè al giorno e per la donna in gravidanza non più di due caffè al giorno più o meno. È da ricordare appunto che ci sono altri alimenti, altre bevande che contengono questa sostanza, come appunto anche la Coca Cola o il tè. Se si supera il quantitativo – intanto sarebbe bene non superarlo chiaramente – se si supera l’ideale è fare un pochino di attività fisica e bere in modo tale da smaltirlo; anche perché gli effetti negativi possono essere sia in cronico che in acuto. In cronico per esempio sul sistema nervoso centrale, quindi sui livelli di stress, insonnia

e ipereccitabilità o cambiamenti del comportamento, in acuto ad esempio per quel che riguarda il sistema cardiovascolare o lo sviluppo fetale per le donne in gravidanza.

– I livelli di stress ma anche di noia sono aumentati, sfociando in attacchi di finta fame. Ha qualche life hack da condividerci per combatterli?

GR: Allora sicuramente quello di non sottoporsi a diete eccessivamente restrittive, quindi tagli di carboidrati o togliere il pane, la pasta… Quindi grandi categorie alimentari; quella di cercare di fare una spesa che sia il più possibile varia, ricca di frutta e verdura che hanno un potere calorico molto basso ma sono sazianti, perché occupano molto volume; quello di bere a sufficienza. Sicuramente anche l’attività fisica, che adesso si può fare, svolge un ruolo decisamente – ovviamente in sicurezza – importante. Il fatto di non tenere in casa cibi che ci innescano dei meccanismi di abbuffata è sicuramente un primo passo, poi se il legame tra emozioni e cibo è molto impattante sulla salute della persona e sulla gestione della dieta, l’ideale è rivolgersi a dei professionisti che ci possano aiutare a trattare la sfera psicologica. 

– Infine, lei prepara dei piani alimentari personalizzati. Durante il lockdown, come assiste i pazienti?

GR: I nutrizionisti non hanno avuto obbligo di chiusura degli studi professionali in questo periodo. Certo è che abbiamo avuto la raccomandazione di limitare gli incontri in presenza, quindi di ricevere le persone in studio, a meno che non si trattasse di urgenze specifiche. Pertanto le consulenze si stanno svolgendo on-line tramite videochiamata Skype, Facetime o WhatsApp Video, in cui il paziente viene guidato a rilevare le varie misure antropometriche e si discute su particolari disturbi o patologie del paziente e sulle sue abitudini, in modo tale da correggerle e farle diventare gradualmente abitudini positive.

– Grazie alla gentilissima dottoressa Rossetto per i preziosi consigli. Ulteriori dritte e ispirazioni possono essere attinte dal profilo Instagram della nostra nutrizionista, il cui link ve lo lasciamo in descrizione e sovraimpressione. 

Da Agata Borracci è tutto, Cube Radio News, Venezia.