Il cosiddetto “gaming”, ovvero l’attività di giocare ai videogiochi, è sempre stato
al centro di pareri contrastanti: ci sono persone che lo trovano un passatempo, un
hobby, mentre se utilizzato in altri modi può essere utile per le abilità cognitive, c’è
anche il gruppo haters, come per ogni cosa, che sono coloro che non lo trovano
minimamente un passatempo proficuo, se non addirittura superfluo e dannoso per
la salute sia fisica che psichica.
Eppure, anche l’industria dei videogiochi negli ultimi anni sta cercando di
sensibilizzare i giovani utenti alle tematiche ambientali. In Italia per l’appunto si è
organizzato un esperimento green chiamato “Spring Season” di ESL Flowe
Championship.
Nel progetto sono stati coinvolti LCA-lab, una società di ricerca e consulenza
ambientale e ZeroCO2, ovvero un’impresa benefit che realizza progetti di
riforestazione, afforestazione e collocazione di alberi in aree urbane ed extraurbane
non solo in Italia, ma anche in diversi luoghi del mondo.
LCA-lab srl ha realizzato uno studio di Carbon Footprint, cioè una ricerca in cui si
confrontano i dati per capire quante emissioni di anidride carbonica vengono
rilasciate nell’atmosfera, dopo una certa attività. Lo studio ha simulato uno
scenario di gioco dove si è stimato che, nel corso dell’intero torneo, a cui più di
1.200 giocatori hanno partecipato, le emissioni di CO2 sono state pari a 64.404 Kg
CO2 eq (chilogrammi equivalenti emessi di anidride carbonica).
Grazie a questi dati, zeroCO2 ha piantato in totale 160 alberi in America Latina, i
quali assorbiranno la quantità di anidride carbonica calcolata, favorendo non solo il
sostentamento delle famiglie di quei luoghi, ma anche la salvaguardia di quel
ecosistema.
La partecipazione è stata più alta del previsto e l’adesione da parte dei giovani è
stata così tanta che i titoli selezionati sono stati: Gran Turismo Sport e Call of Duty
Black Ops Cold War, alcuni dei giochi più amati da giovani e ragazzi.
Un’iniziativa veramente sorprendente, che è riuscita a dimostrare come le
tematiche ambientali possano riguardare ogni aspetto della società, come ha
detto il CEO di Flowe Ivan Mazzoleni: “speriamo che questo possa essere uno
stimolo per il settore [del gaming] e che possa aiutare a sensibilizzare anche i
giocatori verso i temi ambientali e della sostenibilità, penso specialmente alle
giovani generazioni”.