Nel notiziario di oggi affrontiamo un nuovo argomento: l’importanza di credere, ovvero ciò che ha portato alla creazione della particolare Via Crucis a misura di COVID a Noicattaro.

L’Associazione Pro Loco di Noicàttaro (un paese di circa 26 mila abitanti in provincia di Bari) ha voluto ricordare i momenti della Via Crucis che da anni uniscono la comunità. In un periodo di limitazioni dovute alla pandemia da Coronavirus, l’iniziativa ha sottolineato come le tradizioni costituiscano un bagaglio culturale e sociale che dona maggior consapevolezza alla propria

identità, sia come singolo che come collettivo.

Anche nel 2021 le festività pasquali sono state vissute in prospettiva diversa da quella a cui la popolazione italiana era abituata prima dell’avvento di COVID-19. A causa delle restrizioni e delle norme in vigore, infatti, non è stato possibile celebrare i riti di questo momento centrale dell’anno liturgico.

C’è chi però non si è arreso e ha voluto comunque impegnarsi nella realizzazione di qualcosa fuori dal coro. Rossella Giampetruzzi, presidente dell’Associazione Pro Loco di Noicàttaro, racconta come sia stato possibile rispettare le tradizioni di una comunità particolarmente legata al culto della Settimana Santa. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di ricevere disposizioni differenti, ma così non è stato, perciò ci siamo attrezzati in circa una settimana per realizzare un’iniziativa che rispettasse sia le norme anti-Covid che i devoti cittadini. Questa consiste nell’affiggere 15 stampe di foto ritraenti momenti della Via Crucis degli anni passati, donate dai fotografi del nostro paese, sui balconi delle vie attraversate dalla processione.”

Nonostante il periodo storico particolare, i membri dell’associazione non sono stati dunque i soli a mettersi a disposizione del bene comune. Oltre alle foto, i professionisti del settore hanno realizzato il video ufficiale che compare sui social del Comune di Noicàttaro. Uno di loro, Gianluca Palmisano, lo commenta così: “Due sono stati gli aspetti belli di questa iniziativa: il primo aver regalato a tutti voi qualcosa che vi faccia rivivere la nostra grande tradizione. Il secondo: trasmettervi il senso di comunità che tanto serve in questo periodo, lavorando fianco a fianco con i miei colleghi. La bellezza del nostro lavoro è proprio questa: poter raccontare, far rivivere i momenti belli e ricchi di emozione.”

Anche la popolazione stessa si è mostrata entusiasta ad accogliere la novità. In particolare, Rossella ricorda una signora proprietaria di uno tra i balconi selezionati che si è mostrata sin da subito felice ed onorata di mettere i suoi spazi abitativi a disposizione. “Credo che non ci sia miglior esempio di comunità se non persone che collaborano per creare qualcosa di buono e di bello per il paese, soprattutto se lo fanno senza alcun interesse personale” aggiunge.

Se solo un anno fa i balconi costituivano i palchi di esibizioni canore da tutte Italia, simboli della speranza e di messaggi positivi per tutti, oggi si ritrovano quindi a consolare gli animi di cittadini che non hanno potuto partecipare alla processione ospitandone ricordi immortalati.

L’appuntamento Sonar di oggi termina qui. Agata Borracci per Cube Radio News, linea allo studio.