Eccoci ritrovati con la nostra rubrica sui temi della comunicazione, della pubblicità e soprattutto della moda. Piccole “pillole” di sapere e curiosità che ci porteranno a conoscere questi ambiti più da vicino.

Oggi parliamo della stilista Mary Quant.

Mary Quant è il nome di un mito nella moda. Una stilista che ha lasciato un segno indelebile di cambiamento, che indossiamo ancora oggi. Sono gli anni Sessanta, quelli del fermento giovanile, delle proteste e della presa di libertà e lei firma la moda moderna accorciando la gonna e proponendo il suo stile con lo stesso fervore di valori dell’epoca.

Nasce a Londra, l’11 febbraio del 1934 e irrompe sulle scene della moda in pieno spirito anticonformista. Guidata dalla voglia di novità e di stravaganze, la stilista apre la sua prima boutique a King’s Road, nel quartiere Chelsea di Londra, nel 1955. In questo luogo culto della moda nasce la rivoluzionaria minigonna. Nel 1957 inizia ad espandere il suo mercato in tutta Europa, negli Stati Uniti e anche in Giappone. Propone una moda a 360° investendo anche il mercato dell’accessorio e dell’arredamento. Un cult per i brand di moda dell’epoca, come face anche Fiorucci. La moda degli anni Sessanta nasce e si sviluppa anticonformista rispetto al passato e con l’obbiettivo di invadere tutto, dalle case agli oggetti.

Crea una serie di libri: “Colour by Quant“ nel 1984, “Quant on make up” nel 1986, “Classic make up and beauty book” nel 1996 e vince numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’onoreficenza di Cavaliere della Corona Britannica, ricevuta direttamente dalle mani della Regina Elisabetta II (1966). 

Mary Quant fa indossare la minigonna per la prima volta a Twiggy, sua musa, modella d’eccezione della stilista, diventata icona del tempo. Il suo nome deriva dalla sua estrema magrezza che diventa presto il simbolo della moda androgina. Oltre alla figura filiforme, completano l’immagine, i capelli “alla maschietto” lanciati proprio dalla stilista, un make up iconico, colori squillanti e collant.

La moda inizia con Quant e diffondersi in modo orizzontale e non più verticale: sono le ragazze ad aver ispirato la stilista.

Mary Quant è ancora oggi la stilista più imitata e la sua minigonna è un ever green della moda. È la protagonista delle passerelle e la regina delle teen-ager.

Dalla minigonna, la storia della moda subisce una rottura drastica con il passato e con le convenzioni. Mary Quant scrive con un segno di taglio, la storia della moda diventando e restando ancora oggi l’emblema della moda del tempo, del Swinging London e del Swinging Sixties.

Così, la moda di Mary Quant ha conquistato un posto tra i must have nel guardaroba femminile.

Concludiamo questo nostro approfondimento su questo argomento con un consiglio per tutti gli appassionati: “Mary Quant” di Mary Quant, edito da Headline.

Francesca Bonotto