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La salvaguardia di Venezia e del suo delicato ecosistema lagunare è un impegno che non si può più rimandare. È fissato per mercoledì 24 maggio, al Cinema Pio X di Padova, un incontro tra esperti di diritto dell’ambiente e urbanisti, organizzato dall’Università di Padova. L’evento cercherà di fare chiarezza sul tema della protezione della città di Venezia, anche alla luce delle recenti alluvioni in Emilia Romagna.

Maurizio Malo, professore di diritto pubblico, costituzionale e dell’ambiente dell’Università di Padova, pone l’attenzione sul bisogno di rivedere la Legge Speciale del 1973. Quest’ultima poneva le basi per affrontare le diverse questioni legate alla salvaguardia di Venezia in maniera organica, come obiettivo di interesse nazionale, dopo l’alluvione del 1966. Cinquant’anni dopo, l’evento, organizzato in seno agli incontri del Festival dello Sviluppo sostenibile, ha il compito di puntare i riflettori su un problema tutt’altro che risolto.

Il Mose, infatti, come affermano alcuni esperti, non basta più. Nonostante abbia permesso di evitare l’acqua alta circa una ventina di volte, ha anche usufruito di tutti i finanziamenti previsti dalla Legge Speciale, senza dare una soluzione definitiva alla questione. Lo ha dimostrato la violenta alluvione del 2019, seconda per altezza solo a quella del 1966, che non è stata bloccata dalla struttura, arrivando a sommergere le calli fino a 187 centimetri.

Lo scopo dell’incontro tra gli esperti sarà quello di ridiscutere i limiti della Legge Speciale, considerando anche i costi aggiuntivi di una città come Venezia, come quelli di pulizia delle fondamenta, dei canali, dei fanghi o del capitale umano. Un evento dunque che avrà il peso di esaminare il futuro di Venezia.

Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.