Blue Eco Line è una start up nata in Italia nel 2018, che sta cercando di risolvere il
problema dell’inquinamento del mondo acquatico e in questo modo preservarne
l’ecosistema, già in serio pericolo, poiché solo nell’oceano si trovano intorno alle
150 milioni di tonnellate di rifiuti (il 20% deriva dalle attività marine, l’80% arriva
all’oceano dai fiumi).
L’azienda ripulisce i fiumi e i mari dai materiali flottanti, grazie ad un impianto,
chiamato River Cleaner, a basso impatto ambientale che intercetta i rifiuti e li
rimuove dalla superficie dei fiumi. Visto che l’80% dei rifiuti arriva al mare
attraverso i fiumi, l’impianto è installato nei pressi di un fiume, così da risolvere il
problema alla radice. Una volta che l’impianto è pieno, viene inviata una
comunicazione alla società locale della gestione dei rifiuti che si occupa di ripulire
lo stabilimento.
Grazie alla sua novità, questo progetto ha vinto l’Oceanthon: il primo hackathon
italiano, un evento dove partecipano sviluppatori software, programmatori e grafici
digitali per la salvaguardia dell’oceano nato dalla collaborazione tra la
Commissione Oceanografica Intergovernativa e la Fondazione Cmm con il
supporto di Hack for Italy.
Il primo impianto dovrebbe essere costruito entro la fine del 2021 e nei prossimi
quattro anni dovrebbero essere costruiti quattro impianti in tre regioni d’Italia:
Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia.
Questa idea rivoluzionaria è un’importantissima pietra miliare nella lotta quotidiana
contro l’inquinamento, che purtroppo sembra giorno dopo giorno fuori
controllo; ma l’elemento fondamentale che dà speranza è che questa start-up è
composta da menti giovani e brillanti. Questo dimostra due cose: in primo luogo
che i giovani, spesso descritti come inaffidabili o svogliati, prendono seriamente i
problemi dell’inquinamento e del cambiamento climatico e cercano
pragmaticamente di risolvere questa situazione precaria. Inoltre, la Blu Eco Line
non è un caso isolato, ma ci sono molte altre start-up guidate da giovani
intraprendenti, a dimostrazione del fatto che i ragazzi non sono solo in grado di
manifestare in piazza, ma anche di concretizzare le proprie idee, ritenute da molti,
forse troppi, idee utopistiche.
Certo, la strada è decisamente in salita perché il cambiamento non può avvenire in
tempi troppo brevi, in quanto i risultati potrebbero essere catastrofici, ma con
lungimiranza e creatività, come i ragazzi di Blu Eco Line hanno dimostrato di avere;
solo così i cambiamenti necessari saranno compiuti.