Sostenibilità e digitale si attraggono
“La definizione di sostenibilità è semplice, elegante e sancisce un principio di responsabilità intergenerazionale intramontabile: essa è infatti uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri” afferma Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale e professore dell’economia dell’innovazione, internet & social media issues.

Epifani, grandissimo esperto del settore della sostenibilità che sembra essere la parola-passe-par-tout, pensa che questo sia un sistema complesso: non si tratta solo di ambiente, ma per svolgere dei cambiamenti vi vanno di mezzo acne economia, politica e società. È infatti impensabile cercare di ottenere un cambiamento nel comportamento delle persone che parta dalla consapevolezza e generi azioni concrete senza che i giovani, futuro di domani, subiscano delle leve da parte della politica, dell’informazione e dell’istruzione che forma le menti a partire dalla scuola materna fino alle università.
Questo sistema complesso va considerato anche quando si prova a trovare delle soluzioni, per esempio, l’Agenda di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, per le quali Epifani è un consulente materia di sviluppo urbano, ha individuato 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030 per creare un ambiente di vita migliore per qualsiasi individuo vivente sulla Terra.
Questi obiettivi sono uno collegato all’altro e indispensabile all’altro, infatti senza compiere il primo non si raggiungerà il secondo e così via, si tratta di un processo propedeutico. È un percorso che va rivisitato ogni anno per verificare quali sono stati i successi e quali sono state le pecche e i risultati non raggiunti.

Il mondo digitale va visto come un alleato che potrebbe diventare essenziale per risolvere più velocemente e rendere più consapevoli le persone dei problemi eco-sostenibili e delle loro soluzioni; sapere che c’è un problema è infatti il primo modo per risolverlo, specialmente nel mondo green tante cose non si vedono ma sono dei risultati dovuti a ricerche molto lunghe.
Per rendere però il digitale un alleato ancora migliore bisogna cambiare atteggiamento, infatti moltissimi continuano a chiedersi se la tecnologia sia buona o cattiva nel nostro presente, la domanda più importante da porsi è come sfruttare al meglio questi strumenti per migliorare perché la rivoluzione tecnologica è già iniziata, che piaccia o no.

Perfino nelle professioni i ruoli stanno variando attorno alla sostenibilità e stanno nascendo nuove professioni quali il sustainability manager, colui che deve trovare i punti di contatto tra i modelli di business e la sostenibilità ambientale per ridefinire il business in base al rispetto dell’ambiente, gli energy manager che sono responsabili della conservazione e dell’uso razionale dell’energia, i circular design che concepiscono i prodotti fin dalle origini affinché possano essere riciclabili, condivisibili, che abbiano imballaggi ecologici.
Tutte mansioni per le quali ci si inizia a preparare già durante i percorsi scolastici e universitari e percorsi molto quotati dai ragazzi di oggi che credono si meritarsi un mondo migliore e stanno iniziando attivamente a costruirlo, passo dopo passo.