Provocanti e fuori dagli schemi sono stati gli outfit portati sul palco dai Maneskine, vincitori della 71^ edizione del Festival di Sanremo, che assieme ad Achille Lauro hanno rievocato il glam rock. 
Il loro stile fluido, androgino, privo di genere e senza regole, scelto dallo stilista Nicolò Cerioni e disegnato appositamente dalla Maison Etro, è rappresentato dalla loro canzona portata in gara, Zitti e buoni, considerata una manifestazione, una vera rivoluzione di una generazione di giovani che fatica a farsi spazio in un mondo di adulti incapace di ascoltare. 

Nella serata delle cover, i Maneskin hanno cantato Amandoti dei Cccp Fedeli alla linea con Manuel Agnelli, loro mentore e coach a X-Factor nel 2017. Per l’esibizione hanno vestito corpetti rosa carne, che richiamano uno look ottocentesco con morbide camice bianche, dimostrazione del fatto che non ci sono differenze tra la moda femminile e quella maschile. 
Invece durante la quarta serata, il gruppo si è esibito con dei pantaloni pitonati a vita bassissima e un body nero trasparente, sgambato e ricamato con cristalli Swarovski. 
Infine, durante l’ultima performance che li ha resi vincitori, hanno indossato una tuta trasparente in stile anni ’70, con scollo profondo, pantaloni a zampa e ricami in argento. Tutti gli outfit esibiti erano abbinati al trucco nero marcato sugli occhi e smalto sulle unghie, divenuto simbolo del frontman Damiano. 

I Maneskin sono stati in grado di rappresentare sul palco dell’Ariston una nuova estetica, simbolo di libertà e fluidità di genere, un insieme di sensualità, provocazione e glamour.