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Mancano poco meno di dieci giorni alla chiusura della prima sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo, apertasi questo 4 ottobre, con la Messa celebrata da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Il Sinodo dei vescovi, istituto da Paolo VI nel 1965, è nato nel contesto del Concilio Vaticano II che aveva spinto per una maggiore partecipazione dei vescovi nelle questioni riguardanti la Chiesa universale. L’obiettivo del Sinodo, infatti, è quello di discutere, sotto la guida del Pontefice, tematiche importanti per la vita della Chiesa. Il titolo della corrente edizione è «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione». Il principio fondamentale è, dunque, il modo di vivere e operare della Chiesa che prevede la partecipazione attiva di tutti i suoi membri, in un cammino di condivisione e comunione.

Monsignore Lucio Adrián Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, ha spiegato, ai microfoni di Cube Radio, come si svolge la comunicazione di un evento come il Sinodo 2023. Nel farlo, ha paragonato la comunicazione di un Sinodo a quella tipica di un evento d’amore, dove alcuni particolari rimangono nascosti, noti solo a chi partecipa, mentre altri vengono messi a disposizione di tutti. «Noi stiamo vivendo un momento dello Spirito Santo che fondamentalmente è un evento di preghiera […] per sentire la voce dello Spirito Santo e ascoltare cosa le dice la Chiesa. E quindi questo è il flusso comunicativo, no? Il che [cosa comunicare n.d.r.] e il come è parte di un evento di preghiera. […] Se uno trasmette un evento, anche molto importante, molto bello, c’è una politica comunicativa; se tu devi raccontare un amore, no, della notte di nozze, della festa degli innamorati, è un altro il punto, è un’altra la dinamica, è un altro il senso di comunicare […]. Quindi, come funzionerà? […] C’è una parte che è intima, come tutto amore (sic.), quindi questo non si comunica, perché permane nell’intimità di coloro che devono fare quello, ma c’è una parte dove si può comunicare, in maniera che tutti possiamo seguire […]. Ma ci sono delle parti che sono evidente propria (sic.) di un evento d’amore».

Da Claudia Gallinaro, per Cube Radio Venezia, è tutto.