Eccoci nuovamente all’appuntamento di SONAR, la rubrica di approfondimento di Cube Radio News.

Una ricerca pubblicata da Science Advance lo scorso giugno ha dimostrato che in natura i mammiferi, non umani, annusano se stessi e gli altri per decidere chi tra loro è amico o nemico. Il motivo per cui lo facciano non è ancora chiaro, ma l’ipotesi più accreditata è che annusarsi serva a riconoscere in maniera inconscia i propri simili e il loro odore corporeo.

La somiglianza, quale fattore predittivo positivo nel campo delle amicizie

Tra esseri umani, le amicizie sono un fattore fondamentale nella sfera sociale che possono sia svilupparsi lentamente nel tempo, che molto velocemente.  La somiglianza è il primo fattore che entra in gioco nella fase d’interazione, nella quale contribuiscono e intervengono anche fattori quali l’età, la provenienza, l’istruzione e l’aspetto fisico. Pertanto la somiglianza è considerata un forte predittore positivo dell’amicizia, che gioca un ruolo fondamentale nella fase di formazione.

L’odore corporeo contribuisce alla formazione dell’amicizia

Nello studio condotto, si è ipotizzato che anche la somiglianza dell’odore corporeo possa contribuire a un rapido sviluppo dell’amicizia. Per questo motivo sono state eseguite due tipi di analisi, sia oggettive che soggettive. 
Nel primo caso tramite un naso elettronico chiamto e-Nose, e nel secondo attraverso l’interazione diretta, si è scoperto che gli odori corporei appartenenti a coppie di amici sono considerati più simili rispetto a quelli di coppie casuali di persone. Inoltre, tramite il naso elettronico, si è visto come estranei con un odore più simile siano anche più inclini a interazioni sociali positive. La ricerca dimostra quindi quanto l’olfatto sia un input sensoriale dominante alla base dell’interazione sociale, non solo tra animali, ma anche tra esseri umani.

Il Sonar di oggi termina qui, Marta Miotto per Cube Radio News, a voi studio.