Il Museo di Geografia e il Museo di Storia della Medicina raccontano le attività a distanza da Padova

Ingegno, passione e autenticità. Questi sono gli ingredienti che permettono di rimanere forti davanti ad una situazione critica. La virtù della perseveranza è stata importante per le istituzioni e gli enti culturali che non hanno avuto la possibilità di aprire le porte per lunghi mesi, lasciando i corridoi vuoti dove, prima, vi era un flusso continuativo di visitatori. Solo qualche sfuggente periodo di tempo, tra una chiusura e l’altra, ha permesso un ingresso strettamente contingentato.

Il momento storico ha messo alla prova numerose realtà diverse, ma le ha anche spinte a crescere e innovarsi. I musei, più che mai, sono diventati luoghi di sapere interattivi e in continuo movimento, in continua trasformazione. Molti di questi si sono attivati per colmare l’assenza di ospiti tramite attività e iniziative ad hoc destinate al pubblico online. Nessuno escluso. I bambini sono stati un target centrale per le iniziative di due musei della città del Santo: il Museo di Geografia dell’Università di Padova e il Musme, Museo di Storia della Medicina. Notoriamente si può pensare che i più piccoli abbiano un interesse scarso verso l’universo museale, ma questi due pilastri nella divulgazione scientifica possono confermare, con la propria esperienza, quanto, invece, siano attivi e interessati.

Il Museo di Geografia è un’istituzione giovane, in quanto è stato inaugurato nel dicembre 2019, poco prima dell’iniziale lockdown che ha costretto tutti all’isolamento e alla lontananza da qualsiasi tipo di socialità. Anche l’ambiente del museo, infatti, è socialità, rapporto con altri e con il sapere. Per questo, l’Università di Padova ha voluto costruire un legame con il pubblico fin da subito, indipendentemente dalla distanza. Giovanni Donadelli, conservatore del Museo di Geografia dell’Università di Padova, espone, ai microfoni di Cube Radio, quali sono state le fondamentali attività interattive ideate per coinvolgere i bambini, anche da casa, nella sorprendente disciplina.

“Ci siamo inventati un prodotto nuovo che si chiama Missioni Geografiche, è un portale web nel sito, appunto, www.missionigeografiche.it nel quale abbiamo creato diverse opportunità, diverse attività che noi abbiamo voluto chiamare così perché puntano alla promozione e alla valorizzazione della consapevolezza geografica in bambine e bambini, ma non solo, durante questo periodo – afferma Giovanni Donadelli – C’erano tantissime idee: oggi nel sito trovate più di 50 missioni geografiche che portano a diventare protagonisti nel proprio contesto di vita, quindi dentro la casa, ma anche nel circondario, per riconoscere quanta geografia ci sia intorno a noi e di quanto possa essere anche divertente approfondirla.” Il riscontro è stato notevole. Oltre alla risonanza ottenuta grazie ai social network, anche l’adesione alle Missioni Geografiche è stata degno di nota. Alcune di queste sono state anche riproposte dagli insegnanti nell’ambito della didattica a distanza. Nell’ottica di Giovanni, i bambini sono molto recettivi e sempre curiosi di imparare nuove curiosità sul mondo che li circonda. Coinvolgerli, fin da piccoli, nella cultura e nel patrimonio che il territorio offre è un bene per il loro sviluppo e la loro visione globale. “I bambini sono i protagonisti del futuro, sono i protagonisti del presente perché devono in qualche modo crescere dal punto di vista della propria azione. – conclude il conservatore – Il museo ha la missione, oltre a fare ricerca e a conservare il patrimonio, a divulgarlo e quindi a renderlo accessibile a tutte e a tutti che include anche i bambini.”



Il Museo di Storia della Medicina, inaugurato nel 2015, è stato strutturato, fin dalla progettazione iniziale, per fornire più chiavi di lettura al fine di comprendere discipline articolate come l’anatomia e la scienza. Nel periodo di lockdown si è focalizzato nel venire incontro ai lavoratori che si trovassero in una situazione di smart working improvvisato con bambini in casa. Tenendo conto di questo punto di vista, sono state offerte attività laboratoriali che si svolgessero durante tutto l’arco della settimana in modo tale di permettere un momento di condivisione per le famiglie oppure di intrattenimento per i soli bambini. Maria Stefania Minervini, coordinatrice del Musme di Padova ha affermato che “lo sforzo che abbiamo fatto è stato quello di differenziare la visita guidata tradizionale del museo in più percorsi, cioè all’interno del museo ci siamo accorti che potevamo raccontare più storie. Quindi abbiamo parlato di igiene, abbiamo parlato di prevenzione, abbiamo parlato di pandemie, sempre visitando il museo virtualmente a distanza, ma anche con la possibilità di interagire con la guida in diretta.”

Sono state presentate attività in cui dedicare tempo al divertimento nell’apprendere argomenti “culturali, semplici e accessibili” nelle giovani menti dei bambini. La presenza, già precedentemente affermata, nei social network ha permesso al Musme di espandersi e destare curiosità anche oltre i confini regionali. Sono ricerche autorevoli quelle che spronano ad avvicinare i più piccoli alle istituzioni culturali proprio per favorirne l’interesse nel futuro. Come riporta Maria Stefania: “c’è una correlazione nel famoso benessere che tutti noi ricerchiamo oggi, non solamente nella salute che diamo un po’ per scontata, ma che abbiamo visto quest’anno che non è così. Ma oltre alla salute ci piace pensare al nostro benessere, – continua la coordinatrice – e in questo benessere è compreso anche la soddisfazione e la ricchezza che ti può dare un prodotto culturale largamente inteso. Il museo sicuramente fa parte di uno di questi prodotti”.

La voglia di ricominciare ad accogliere bambini, famiglie, studenti ed interessati è molta per i due musei di Padova. Diffondere conoscenza è diventato ormai un bisogno e, per il pubblico, un’esigenza. Ora è il momento di tornare ad attraversare quei lunghi corridoi luminosi per restare, ancora una volta, stupiti di fronte a quelle nozioni che non si smettono mai di imparare. Il Museo di Geografia e il Museo di Storia della Medicina sono pronti per accogliere tutti, con le dovute precauzioni, per riscoprire, insieme, il piacere della conoscenza.

Link di riferimento:
Museo di Geografia dell’Università di Padova: www.musei.unipd.it/it/geografia
Musme – Museo di Storia della Medicina: www.musme.it

Asia Galvani