Mirko Alivernini, classe 1980, è un attore, autore, nonché primo regista in Italia ad avere introdotto nelle sue opere una metodologia a doppia intelligenza artificiale. La linea del regista romano, che ha fondato anche una propria casa di produzione “Mainboard Production”, consiste nel perseguire l’ideale di un cinema in grado di rappresentare bellezza attraverso le nuove tecnologie. Le macchine da presa sono gli smartphone, ovviamente con una qualità tecnica di alto livello. Essendo dotati di una doppia intelligenza artificiale, forniscono una registrazione audio ottimale. Il dispositivo conta su tre fotocamere e sulla possibilità di utilizzare uno stabilizzatore. Il risultato è strabiliante: immagini pulite e nitide anche se si tiene il cellulare in movimento. Un risparmio davvero notevole sui costi di materiale utilizzato, sui tempi di produzione e su quelli di lavorazione.

«Ho preso questa tecnica dagli Stati Uniti –ha dichiarato il regista- e l’ho importata qui in Italia, ma con un’aggiunta sostanziale che ha fatto la differenza, ovvero: costruire attorno a questo metodo anche tutta la post produzione, che di solito viene fatta in maniera tradizionale, quindi con alcune app dedicate siamo riusciti ad avere un prodotto altamente competitivo con tutti gli altri. Il cinema consiste sempre nel far provare un’emozione, la parte tecnica certo serve ma deve essere complementare a tutto il resto. Lo smartphone –ha concluso- è un vero e proprio metodo di lavoro che è diverso da una troupe, è una tecnica che agevola l’attore, il lavoro è meno caotico, con meno persone nella scena, è velocizzato e si è più tranquilli». Una ventata di novità che permette, quindi, ai giovani di affacciarsi al mondo del cinema dando loro la possibilità di sperimentare, imparare e creare artefatti di qualità e competitivi.

Francesca Cracco, CubeRadio News